Sviluppare strategie di marketing non così semplice come può sembrare e spesso si fanno degli errori dettati spesso da inesperienza o semplicemente perché mancano alcune conoscenze di base sul marketing.
Strategie di marketing
Una cosa va detta: ormai tutti vedono grandi potenzialità su tutto ciò che gira attorno ad internet.
Infatti, parlando con clienti, imprenditori ed amici sento spesso tessere le lodi per il web, per i social network e per il potenziale che offrono per trovare nuovi clienti e fidelizzare quelli attuali. Poi, molti aggiungono che il vantaggio deriva anche dal fatto che “è tutto gratis o quasi”.
Alla mia domanda, allora perché se è tutto gratis o quasi, ci sono aziende che investono da migliaia di Euro fino a milioni (le multinazionali) per raggiungere eccellenti risultati in comunicazione, brand positioning, conversioni su web e su social network? A questa domanda molti non sanno dare risposta.
Però, analizzando bene le argomentazioni dei miei amici imprenditori, si può dire che non hanno totalmente torto a patto che si usino correttamente gli strumenti a disposizione (alcuni gratuiti ed altri a pagamento) così da ottenere non eccellenti ma almeno buoni responsi pur con un budget ridotto.
Per fare ciò gli amici imprenditori dovranno necessariamente avere una grande preparazione ed aggiornamento, tempo da investire, la costanza di un maratoneta e molta pazienza perché il percorso è lungo e gli errori ci saranno sempre e comunque (anche da chi fa questo mestiere da molto tempo).
Nelle prossime righe troverete 10 errori comuni da evitare così da partire ridurre il numero iniziale di “cadute”.
Errore N.1: pensare che Facebook possa essere il vostro canale di comunicazione principale.
Molti imprenditori, soprattutto di piccole attività, aziende o professionisti, usano Facebook come canale principale per la propria comunicazione istituzionale. Prodotti, servizi ed offerte sono sempre presenti nei loro post sul social network e vengono caricati di continuo. Alcuni decidono di postare sulle proprie pagine foto di lavori in corso e di prodotti semi lavorati pensando così di essere visibili e soprattutto di essere apprezzati per le proprie capacità. Niente di più sbagliato!
Questa comunicazione rischia di essere più dannosa che altro perché viene fatta nel posto sbagliato e verso il target di utenti errato. Se si decide di fare una comunicazione “attiva” e sempre aggiornata, il canale di comunicazione principale (Hub) è sempre e soltanto il proprio sito web. Qui è possibile inserire post, prodotti, servizi, pagine di contatto, ecommerce che rimangono lì “ferme” e saranno sempre raggiungibili. I social network sono come un fiume in movimento, per cui la propria comunicazione risulta essere visibile solo per alcuni momenti e per poche persone che si trovano lì in quell’attimo (a meno di lunghe e mirate ricerche che non fa quasi mai nessuno). Oltre a ciò, devono essere interessate all’argomento proposto e il post deve raccogliere la loro attenzione (da evitare categoricamente le foto dei proprio semilavorati).
Se si decide di fare attività di media marketing è necessario partire dal sito web ed usare i social network solo per espandere la propria comunicazione.
Errore N.2: inserire nei canali sbagliati le vostre comunicazioni di servizio (nuovi orari, cambio di indirizzo, aperture straordinarie).
Vi è mai capitato da andare dal vostro ristorante di pesce preferito ed avere la sorpresa di trovarlo chiuso e il giorno dopo per risposta sentirvi dire dal proprietario che aveva cambiato il turno settimanale ed aggiornato gli orari su Facebook, Twitter e LinkedIn?
Ecco questo è un classico esempio di comunicazione sbagliata perché le informazioni principali devono essere gestite in pagine statiche e non delegarle ai post sui social che hanno vita di poche ore.
La comunicazione deve sempre arrivare nel modo più preciso e chiaro possibile.
I canali consigliati sono proprio sito web, le pagine Google My Business e Maps Connect Apple oppure la propria applicazione mobile inviando notifiche push ai propri clienti.
Errore N.3: fare promozioni su Facebook senza usare Facebook ADS.
I miei clienti che hanno una pagina aziendale su Facebook mi chiedono spesso: perché spendere soldi per promuovere i post o la pagina fan quando basta pubblicare una foto e un articolo che si diffonde sul social?
Semplice! Perché a meno che non abbiate una pagina fan di alcune migliaia di utenti interessati al vostro brand, il post viene spontaneamente visualizzato (visibilità organica) da una percentuale di utenti così basso che quasi nessuno se ne accorge.
Per rendersene conto basta vedere i dati insight (statistici) di Facebook della vostra pagina (i dati insight funzionano se avete almeno 30 followers). Il numero di visualizzazioni del post aumenta solo con mi piace, commenti e condivisioni. Ma se non ci sono, è quasi tempo perso.
Se invece ritenete che quella specifica attività promozionale è strategica per il vostro brand allora, investire anche pochi Euro al giorno per raggiungere un target di migliaia di persone cambia decisamente il valore del vostro marketing.
Errore N.4: credere che tutti i vostri followers leggano ciò che scrivete.
Solo una piccola parte dei vostri followers legge il vostro contenuto perché i social network sono dinamici, le notizie scorrono velocemente, gli utenti si collegano ad orari diversi e gli algoritmi dei social “delineano” quali sono i contenuti con i quali essi vogliono maggiormente interagire.
Ecco perché non dovete rimanerci male se pubblicate un post e i vostri amici non lo leggono o non interagiscono.
Errore N.5: Invitare gli amici a seguire la vostra pagina fan.
Altra pratica comune che può essere più deleteria che altro. Se avete una pagina fan del vostro corso di cucito online ed invitate amici che certamente non saranno interessati, vi troverete quasi sicuramente fan “passivi” che non avranno voglia di interagire con i vostri post.
Saranno quindi una “zavorra” che ridurrà tutti i vostri KPI (Key Performance Indicators) e soprattutto autorevolezza della vostra pagina.
Meglio quindi costruirseli attraverso fan spontanei senza invitare persone che certamente non hanno interesse per la vostra pagina. Magari investite quei pochi Euro per promuoverla andando a cogliere solo chi è interessato al vostro argomento.
Ad esempio, seppur il cucito possa essere definito un tema di nicchia, su Facebook ci sono ben 240.000 italiani interessati a questa materia!
Errore N.6: non curare le immagini e i video postati.
Le immagini e i video sono tra gli strumenti che attraggono di più i vostri followers. Mettere immagini tagliate o con elementi di disturbo o con la dicitura sbagliata possono essere un boomerang per la vostra comunicazione.
Evita di inserire video non inerenti al tuo prodotto o che non abbiano elementi emozionali. Ultima cosa: accompagnateli sempre con un testo descrittivo e non abusate degli hashtag (un hashtag è per esempio #getanapp.
Errore N.7: essere presenti su tutti i social network.
Non è la quantità che porta clienti e conversioni, ma la qualità. Mi capita di clienti che all’atto di iniziare una nuova campagna di promozione, mi chiedano sito web, applicazioni mobili e la presenza su Facebook, Twitter, Google+, Instagram, Pinterest, LinkedIn, Newsletter, ecc.
E alla domanda: quante ore dedichereste per la vostra campagna di marketing? La risposta è quasi sempre, “quando c’ho tempo”.
Ovviamente, in questi casi, è decisamente meglio non aprire neanche un profilo social perché sarebbe solo tempo perso. È più utile avere un solo social attivo, ma curato: renderà molte volte meglio che averne tanti ma deserti.
Errore N.8: postare allo stesso modo in tutti i social network.
Ogni social network è diverso dagli altri, ha un pubblico e dinamiche proprie per cui anche la comunicazione deve seguire di conseguenza. Su Facebook ad esempio gli utenti amano messaggi di massimo 70 caratteri con immagini, video o link.
Non è conveniente pubblicare contemporaneamente su LinkedIn e su Twitter (c’è un pulsante che lo permette) perché in Twitter si hanno al massimo 280 caratteri e la comunicazione rischia di rimanere tagliata.
Twitter ama degli hashtag che descrivano un concetto o un sentimento, su Google Plus si usano più per orientare la ricerca.
Ed attenzione agli orari ed ai giorni migliori in cui pubblicare perché cambiano da un social network all’altro.
In sintesi, per una comunicazione efficace bisogna pensare ad un marketing ad hoc per ogni social network senza fare delle aggregazioni o dei copia/incolla.
Errore N.9: Pensare che i social network siano la vetrina commerciale della propria azienda.
Questo è uno degli errori più comuni fatti dai neofiti e dai “turisti fai da te” dei social network. Se vendete ad esempio elettrodomestici per la cucina, ai fan della vostra pagina non interessa sapere ogni giorno che il vostro microonde è in offerta con il 20% di sconto, ma sarebbe più felice se ricevesse consigli su come cuocere i cibi.
Nei vostri articoli su Facebook potreste ad esempio inserire delle ricette che possono essere fatte sia con il forno tradizionale che con il microonde, il quale però garantisce dei vantaggi per la velocità di preparazione e controllo della cottura, soprattutto con i cibi già precotti.
Probabilmente l’utente, grazie ai vostri consigli, deciderà di acquistare il prossimo elettrodomestico presso il vostro negozio.
Errore N.10: Pensare che il web sia low cost e che spendendo poco si otterranno gli stessi risultati di chi investe di più con professionisti seri.
Questo punto è quello spesso più dibattuto e va chiarito: il web (e tutti i suoi strumenti digitali) non è low cost, anzi spesso risulta più oneroso delle vecchie e tradizionali pubblicità, ma se sfruttato a dovere, con investimenti mirati e con seri professionisti, può far ottenere risultati esponenzialmente superiori a quelli precedenti perché raggiunge un pubblico globale. Per i più tecnici si ha un ROI potenzialmente molto superiore al marketing “tradizionale”.
Oggi la strada è quella del sito web, dei social media marketing e delle applicazioni mobili per smartphone e ipad. Ormai quasi tutti hanno un sito web, molti usano i social network, e, tra i primi, un numero già interessante di imprenditori sta ottenendo grandi vantaggi rispetto alla concorrenza con le App.
La verità oggi sta nel fatto che chi investe in questi strumenti sta ottenendo ottimi risultati, mentre chi li ritiene soltanto un costo e non un’opportunità, è candidato a perdere quote di mercato a favore dei primi. Stesso ragionamento per chi ritiene che il low cost, il sito “fai da te” o i prodotti gratuiti possano garantire la stessa qualità agli occhi dei propri e potenziali clienti rispetto a chi investe in progetti, idee e prodotti innovativi ed orientati ai consumatori.
Conclusioni
Riassunto dell’articolo. Ecco cosa ho cercato di trasmettere:
- La comunicazione sui social è diversa rispetto a quella istituzionale del proprio sito. L’obiettivo è di far crescere il Brand awareness e il numero di nuovi contatti. È una politica a medio termine.
- Ogni social ha un proprio pubblico, una propria comunità ed un proprio modo di usarlo. La comunicazione deve essere personalizzata su ognuno di essi. Meglio essere presenti in pochi, ma avere una buona strategia.
- Non acquistare o ricercare followers non interessati al vostro brand. Saranno solo zavorra.
- È errato pensare che il web sia gratuito. Fare attenzione a contratti low cost: normalmente il risultato è proporzionale a quanto investito. I software evoluti costano molto e i professionista che vi fa un buon lavoro spenderà molte ore del proprio tempo: i costi vengono di conseguenza.
Se desideri approfondire i concetti puoi contattarmi qui.